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“Queequeg era originario di Kokovoko, un'isola remota a sud-ovest. Non è riportata su nessuna carta; i luoghi veri non lo sono mai.”

Melville, Moby Dick vs Google maps

Borg-McEnroe non è una rivalità. È La rivalità. Borg era imperturbabile, Buster Keaton con la racchetta. Ci teneva alle abitudini. Alloggiava sempre allo stesso albergo, ogni sera regolava il condizionatore su 12 gradi, dormiva nudo e senza lenzuola. Le sue pulsazioni al risveglio non superavano mai i 50 battiti al minuto. Credeva che un qualsiasi cambiamento avrebbe alterato il suo equilibrio. Anche il borsone veniva preparato con maniacalità: le magliette, la fascia per capelli, i calzini. McEnroe era l'opposto: incapace di far tacere le voci nella sua testa. Forse Borg meditava prima di colpire la palla, McEnroe invece pensava mentre la colpiva. (Emanuela Audisio)

Il monitor indossabile che registra l’inquinamento: si chiama Tzoa, è un monitor triangolare dotato di sensori; cambia colore a seconda del livello di inquinamento registrato. Si utilizza abbinato a una app che rende disponibili i dati e mappa l’inquinamento. SI ordina online, con un costo di 139 dollari, spedizioni previste da maggio 2016:  http://www.tzoa.com/#homepage

“Ninnananna da Cape Cod” di Iosif Broadskij

Nella parte settentrionale del mondo ho trovato un rifugio
nella parte ventosa, dove gli uccelli, volando giù
dalle rocce, si riflettono nei pesci e scendono a dar di becco
fra i gridi su una superficie di screziati specchi.

Qui non trovi te stesso, anche chiuso a doppia mandata.
In casa non c'è un cane e freddo nero è in branda.
La finestra al mattino ha una tenda di cenci di nuvole.
Poca terra, e non si vedono uomini.

In queste ampiezze signora è l'acqua. Nessuno il dito
punta nello spazio e “via di qui” strilla.
L'orizzonte si rivolta come un cappotto,
aiutandosi con queste ondate mobili.

E non riesci a distinguerti dai pantaloni tolti, dalla maglia
appesa - evidentemente, i tuoi sensi sono corti
o la lampada ti oscura-. Tocchi il loro gancio
per dire, ritirando la mano: “sei risorto”.

(via helloyoucreatives)

iostoincapgemini:
“Quando il codice sembra animato di vita propria …e non ne vuole proprio sapere di collaborare, prima di lanciarsi nel buio del tunnel che ha tutte le premesse per essere senza via d'uscita, è bene portarsi una piccola luce di...

iostoincapgemini:

Quando il codice sembra animato di vita propria 

…e non ne vuole proprio sapere di collaborare, prima di lanciarsi nel buio del tunnel che ha tutte le premesse per essere senza via d'uscita, è bene portarsi una piccola luce di salvataggio: la fantasia. 

Tenere aperta la mente, pensare non convenzionale può essere il segreto per illuminare a giorno quella porta che magari avevi proprio al tuo fianco ma che, per via dell'oscurità, non riuscivi a vedere.


Reblog da Marta Cidale,  martacidale, Capgemini La Spezia

(via iostoincapgemini-deactivated202)

“Do yourself a favour and pack you bags,

Buy a ticket and get on the train”

Powerful Billboard In South Korea Lets You Step In And Prevent Child Abuse

This interactive social ad on a sidewalk in South Korea is hard to pass by and ignore with a clear conscience. The billboard shows the silhouettes of an adult man and a child that he’s threatening with a bottle in his hand. And there’s an empty space between the two big enough for the passersby to step up and see their own silhouette appear in the scene (thanks to a nearby light), giving them a symbolic nudge to step in and prevent or report real-life incidents of child abuse. The text on the top of the ad says: “Child abuse, you can prevent it.” When a passer-by decides to step into the scene, a superhero-like logo appears on his or her shadow with an emergency number (112) and this message: “Report to become a hero for children.”

http://www.demilked.com/child-abuse-you-can-prevent-it-social-ad-south-korea/

iostoincapgemini:

Quello che fai divertendoti viene sempre meglio

Caterina Pagnin (Capgemini Venezia) intervista Francesco Coppola (Capgemini Napoli), riprese di Ilda Gerlica (Capgemini Torino), in occasione del workshop di Bologna, 6-7 marzo 2015.

(via iostoincapgemini-deactivated202)

violacadice:

That’s what “io sto in Capgemini” means

mauriziomondani:

RIMANIAMO IN CONTATTO

Mi sono molto avvicinato ai social quest’anno e ho scoperto cose che mi erano meno ovvie ed evidenti. Ho scoperto che le azioni nostre e dei nostri clienti ‘sempre connessi’ non sono quello che possiamo pensare, ma sono diverse e portano a uno scenario più vasto. Ho seguito le interazioni e sono spesso andato più lontano nel comprendere chi sono le persone con cui interagisco per lavoro e questo è una parte integrante e preziosa dello scambio sociale. Avvicinarsi ai bisogni e alle azioni dei clienti - essere ‘socialmente loro’ in tempo, al momento giusto e ogni volta - è solo una parte di una strategia aziendale che sa sfruttare la potenza di questa nuova folla digitale.

Abbiamo fino a qui sperimentato numerosi approcci al miglioramento della piattaforma sociale attraverso operazioni aziendali interne, ma mi rendo conto che la vera collaborazione richiede ambiti più ampi e modelli di business adeguati. Oggi  la parola ‘sentimento’ è una tra le più importanti: dobbiamo avere a cuore gli altri, è a questo che servono i nostri talenti e il nostro lavoro. Si parla di ‘sentiment’ come indicatore fondamentale per la reputazione di un’azienda. Il sentimento è cosa pensano gli altri di noi, ancora prima dei nostri successi concreti.

Se utilizzato correttamente, quindi, il nuovo ‘sociale digitale’ ci permetterà di distinguerci dalle altre aziende, in un contesto in cui siamo tutti accomunati dal massiccio aumento di ‘dati veloci’ e dalla sempre maggiore connessione di persone con persone.

‘Rimaniamo in contatto’ sarà il mio slogan per tutti il 2015 e un augurio alla partecipazione attiva e alla condivisione in un'economia sempre più basata su una folla digitale che ha già varcato i vecchi confini del termine “azienda”. 

È già l’una passata.
A quest’ora tu sarai a letto.
Come un fiume d’argento
traversa la notte 
la Via Lattea.
Io non ho fretta 
e non ti voglio svegliare
con speciali messaggi.
Come si dice,
l’incidente è chiuso.
Il balletto dell’amore
s’è infranto contro la vita circostante.
Tu ed io 
siamo pari.
Non vale la pena di citare
le offese
i dolori
e i torti reciproci.
Guarda com’è pacifico il mondo.
La notte 
ha imposto al cielo
un tributo stellato.
È in ore come questa
che si sorge
e si parla ai secoli,
alla storia
alla creazione.

Vladimir Majakovskij

(Traduzione di Serena Vitale)

PERDERE UNA B

se ci si lascia 

in fondo ai messaggi si perde una B

e si rimescolano quattro lettere…
BACIO meno una B uguale ACIO
che si rimescola in CIAO
non che «ciao» in sé
sia una brutta parola
ma se rimpiazza «bacio» è triste
e poi a volte non va nemmeno così
a volte ci si perde del tutto
non ci si dice più niente
e ci si trova come estranei
per strada
in un bar
su un tram
nella semifinale di un poetry slam
così senza niente da dire
dopo avere condiviso tutto il condivisibile
anzi di più
il doppio di tutto il condivisibile
il decuplo di tutto il condivisibile
dopo essersi tuffati
in un’audace relazione temeraria
buttare tutto all’aria
è troppo triste
e oltre a tutto questo
non fare più l’amore
è davvero troppo triste
ciò che succede
se ci si lascia
bisognerebbe dunque non lasciarsi mai
e un modo ci sarebbe
basterebbe
non mettersi insieme
basterebbe piacersi e amarsi
e fare l’amore e baciarsi
e condividere tutto il condivisibile
anzi il centuplo di tutto il condivisibile
e tuffarsi in qualsiasi
impensabile profondità
ma
non dire mai «stiamo insieme»
e lasciare che l’amore venga
così come viene
senza mai definire
che si sta insieme
o com’è o come si fa
e sì lo so che voi ridete ma
io credo davvero che solo così
sarebbe amore per l’eternità
io ci credo
comunque è inverno
fa piuttosto freddo
nella casa e nella città
poi torna primavera
e non sarà in eterno
la cosa che dura per sempre
è l’instabilità
amore mio tu rimani qua

Carlo Molinaro

Ciò che è fuori è anche dentro; e ciò che non è dentro non è da nessuna parte. Per questo viaggiare non serve. Se uno non ha niente dentro, non troverà mai niente fuori. 

Tiziano Terzani 

Crazy for Lenovo YOGA

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